Quando Vorresti Cambiare e Non Ci Riesci

 

Ci sono momenti nella vita in cui ti senti come un albero con le radici troppo profonde. Guardi le stagioni cambiare intorno a te, vedi gli altri muoversi, evolvere, e tu... tu sei lì. Fermo. Immobile. Nonostante il desiderio ardente di spostarti, di cambiare quel che non ti piace, di staccarti da una situazione che ti soffoca, di fare "andare via" quel dolore che non molla ma ti ritrovi fermo, "freezzato" sempre nello stesso identico punto.

È una sensazione che scava dentro, vero? Un mix di frustrazione, impotenza e un dolore sordo che si annida nel petto. Ti guardi intorno e sembra che tutti gli altri abbiano la mappa, la chiave, la spinta per superare le difficoltà, mentre tu continui a sbattere contro un muro invisibile. Questo dolore non è solo nei tuoi pensieri, nella tua mente; a volte lo senti quasi fisico, una stretta che ti toglie il respiro quando pensi a quanto vorresti che le cose fossero diverse.

 

Può essere la paura di fallire, l'incertezza del futuro, le aspettative degli altri, vecchie ferite non rimarginate, o semplicemente la sensazione di non sapere da dove cominciare. Sono come delle catene invisibili che ti tengono ancorato, impedendoti di fare quel passo, di dire quella parola, di prendere quella decisione che sai, nel profondo, ti cambierebbe la vita.

E così, ti ritrovi a vivere giornate che sembrano tutte uguali, in una routine che non ti appaga, con un sorriso a volte forzato, mentre dentro di te urli per una via d'uscita.

Il pensiero di "vederti fermo" diventa un macigno, un costante promemoria di ciò che vorresti essere e che ancora non sei riuscito a diventare.

Ma c'è una cosa importante da ricordare: non sei solo.

 Il Ruolo del Fitness

 

Molti di noi abbiamo provato questa sensazione, esattamente come te.

È un'esperienza umana universale, questo scontro tra il desiderio di cambiamento e la realtà dell'immobilità.

Come insegnante di fitness e coach, ho visto e vissuto in prima persona come corpo e mente siano profondamente legati. Spesso, le nostre tensioni emotive si manifestano anche fisicamente: quella stanchezza persistente, quel dolore muscolare che non molla, quella mancanza di energia che ci tiene ancorati. E viceversa, muovere il corpo, anche in piccole dosi, può iniziare a sciogliere questi "trigger point", questi accumuli di tensioni che il nostro corpo annida, a volte profondamente.

Il fitness, in questo contesto, non è solo una questione estetica. È un potente strumento per ritrovare la tua energia, per sentire la forza che hai dentro, per dimostrare a te stesso che sei capace di muoverti, di "superare" la fatica, di "dialogare con le tensioni" e di raggiungere con serietà e costanza passo dopo passo i tuoi obiettivi.

Ogni ripetizione, ogni passo, è un piccolo atto di ribellione contro l'immobilità. È il tuo corpo che ti ricorda: "Puoi farcela, puoi cambiare, puoi andare oltre."

IIl ruolo del coaching

 

Ecco dove entra in gioco la vera trasformazione. Un coach non ti dice cosa fare, ma ti aiuta a trovare le tue risposte. Ti offre uno spazio sicuro per esplorare quei "punti fermi", per dare un nome ai tuoi dolori e per capire da dove provengono. Ti fornisce gli strumenti per smontare le convinzioni che ti fermano, che ti limitano e non ti lasciano "andare avanti" per definire i tuoi veri desideri e per creare un piano d'azione concreto, passo dopo passo. È come avere una bussola,  che ti aiuta a vedere il sentiero, anche quando ti sembra di essere in un labirinto senza uscita.

Magari il primo passo non è scalare una montagna, ma solo riconoscere questo dolore, dargli spazio, e capire che la consapevolezza è già una crepa nel muro. E poi, iniziare a muoverti, anche solo un po', per sentire di nuovo la tua forza, quella che ti permetterà di spingere ad andare avanti, quella forza che ti farà sentire l'immensa gioia di essere co-creatore della tua vita.

 

 

Se ti riconosci in queste parole, sappi che non sei solo. E c'è una via d'uscita.

Contattami sarò lieta di poterti aiutare.